Gianluca Pistore è un giovane impegnato nella divulgazione scientifica a Cassino. Allo stesso tempo Gianluca utilizza tanto i Social. Un modo per raggiungere più pubblico possibile. Particolarmente interessante è quello che Pistore racconta del suo impegno attuale. Si parla di Coronavirus a Cassino.
Come nasce l’interesse di Gianluca Pistore per la divulgazione scientifica?
Sono un grande appassionato di divulgazione scientifica. Si tratta di un’attività che pratico da tredici anni. Infatti ho iniziato all’età di quattordici anni a fare incontri con i giovani. Si parla di piccoli incontri fatti girando per le parrocchie per parlare di surriscaldamento globale. Chi conosce la divulgazione sa che non è monotematica. Come i divulgatori cercano di chiarire alle persone cose di non semplice comprensione anche io cerco di fare un lavoro per semplificare alcuni concetti scientifici. Ho iniziato a seguire il coronavirus sin dai primi casi in Cina, raccontandolo soprattutto su Instagram e Facebook. Oggi mi trovo ad avere un notevole riscontro e una grande responsabilità verso tutte le persone che mi seguono.
Oggi in tanti cercano informazioni sulla rete, come si fa a scegliere le fonti da consultare?
Come Gianluca mi preoccupo molto della verifica delle fonti e delle notizie. Infatti quando leggo una notizia indago. Soprattutto scavo finché non scopro se è vera o falsa. Solo dopo questo lavoro la comunico. In primo luogo Leggo le pubblicazioni scientifiche, le confronto. Quando ho bisogno di aiuto mi rivolgo ad amici esperti. Prima ne parlo con loro per comprendere meglio. In fine lavoro sulla semplificazione della notizia. Una volta elaborata la racconto con video su YouTube, Instagram e Facebook. Per cercare i miei contributi sui social basta semplicemente digitare il mio nome, Gianluca Pistore.
Parlando in maniera più specifica del Coronavirus e di Cassino, cosa bisogna sapere?
L’Italia è oggi zona protetta. Il Lazio però viene classificato al momento come una zona a basso rischio contagio, semplicemente perché ha pochi casi. Ugualmente è pur vero che non sarebbe indicato adagiarci ed attendere che si sviluppi un focolaio anche da noi. Allo stesso tempo credo che la prevenzione abbia senso proprio prima che arrivino i problemi. Quindi perché rilassarci tanto da noi il rischio è basso? Piuttosto diamoci da fare per renderlo ancora più basso e per evitare che tale rischio si innalzi.
Come Gianluca Pistore parla di salute al tempo del Coronavirus?
Dobbiamo preservare la salute dei medici, sono esseri umani. Dunque tutelare la salute dei medici è importante. Dobbiamo allora cercare di avere un atteggiamento estremamente responsabile nei loro confronti. Chi ha sintomi respiratori deve telefonare e non presentarsi in ambulatorio. Allo stesso modo deve evitare farmacia e pronto soccorso. Telefonare al proprio medico di famiglia è la soluzione migliore per evitare di affollare le linee e per ricevere una risposta adeguata. Questo anche perché i medici di famiglia conoscono meglio la nostra storia clinica. Allo stesso modo evitare di presentarci in un ambulatorio significa tutelare anche le tante altre persone che sono lì per altre patologie.
Vorrei farvi un attimo riflettere sul fatto che nelle zone in cui vi sono focolai epidemici hanno diverse difficoltà. Infatti vengono rimandati gli interventi, le ambulanze sono tutte occupate. Ma ci sono anche difficoltà a soccorrere persone in caso di arresto cardiaco o incidente stradale. D’altra parte siamo veramente una situazione difficile da gestire. Questo significa che dobbiamo limitare il contagio con l’isolamento. Stare a casa il più possibile, anche dove sembra non necessario.
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