Domenica 29 maggio nella chiesa di Sant’Antonio da Padova a Cassino Flavio Insinna presenta Il gatto del papa. Appuntamento alle ore 17.00 per la presentazione del libro. Si tratta di un’occasione bella per la cittadinanza. Inoltre, sono in programma i saluti istituzionali da parte del sindaco Enzo Salera. Insieme a lui c’è anche Marino Fardelli, difensore civico della Regione Lazio. Come relatori ascoltiamo gli interventi di Simona Di Mambro della cooperativa I Naviganti onlus e Marina Marra, sostituto procuratore della Repubblica di Cassino. Mentre la giornalista Angela Nicoletti è moderatrice dell’evento.
Flavio Insinna porta a Cassino Il gatto del papa
Nel suo libro, Flavio Insinna racconta una piccola favola. Si tratta di una lettura leggera che arriva al cuore dei piccoli. Ma questa favola piace anche ai grandi. Particolarmente tenera e ironica, questa storia lancia un messaggio di fratellanza e condivisione. Ne Il gabbiano del papa, la figura del pontefice, non viene vista come icona spirituale, ma è una rappresentazione delle nostre vite. Generalmente, siamo sempre presi dalle nostre esistenze, piene del nostro lavoro e dei nostri capricci. Ma piene anche delle nostre paure, dalle nostre esigenze e necessità. Soprattutto siamo pieni del nostro individualismo. Così tendiamo facilmente a smarrire la rotta per restare, invece, umani. Flavio Insinna, ambienta questa storia in una Roma senza tempo. Ma che scopriamo essere anche estremamente contemporanea.
Si parla del Papa e del suo impegno per portare avanti il proprio pontificato. Ma, ecco un imprevisto e misterioso incontro con un grosso gatto nero parlante. Inizia così qualcosa che risveglia il pontefice dal torpore morale ed emotivo di cui è vittima. Insinna parla di un fitto dialogo tra il Papa e questo gatto, che dura per giorni. I due girovagano dentro e fuori le mura vaticane. Ma è in questo girovagare e parlare che emergono dubbi, pensieri, rivelazioni. Tutte cose che portano il pontefice a interrogarsi sulla vera essenza del suo insostituibile ruolo. Lui, il pastore di anime nel gregge del mondo. Un finale con conseguenze inattese.
Conosciamo l’autore
Flavio Insinna nasce a Roma il 3 luglio 1965. Subito dopo il diploma di maturità classica passa dalla scuola di recitazione di Alessandro Fersen, dove riceve il diploma nel 1990. Flavio studia al Laboratorio di esercitazioni sceniche, diretto da Gigi Proietti a Roma. A conclusione degli studi, lavora subito in teatro. Ma, contemporaneamente, fa anche cinema. Infatti, tra i suoi primi film i più celebri sono Metronotte, con Diego Abatantuono e la regia di Francesco Calogero. Ma c’è anche Il partigiano Johnny, con Stefano Dionisi e la regia di Guido Chiesa. Infine, diventa anche conduttore televisivo. Infatti, dal 24 settembre 2018 è al timone de L’Eredità. Ma partecipa anche come ospite in alcune trasmissioni TV. Conduce con Federico Russo l’Eurovision Song Contest, su Rai 1, in prima serata. Sempre per la simpatia che lo contraddistingue, partecipa come ballerino per una notte nel programma Ballando con le stelle.
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