Il 20 settembre del 1980 la città di Cassino è al centro dell’attenzione mediatica per l’arrivo del Santo Padre. Un giorno rimasto nei cuori e nelle menti di coloro che ebbero l’onore d’incontrare di persona Papa Giovanni Paolo II.
Ad un anno dall’elezione del papa polacco, Cassino accoglie un Pontefice che parlò alla cittadinanza con l’amore che ha contrassegnato tutto il suo pontificato. Tutti i cassinati aspettano di ascoltare il messaggio del nuovo pontefice, tutti prestano attenzione alla sua voce. Un uomo giovane che prova a parlare in italiano, ma già si avverte la sua vocazione come padre spirituale della Chiesa.
Giovanni Paolo II nella casa di San Benedetto
Uniti nel messaggio di San Benedetto
Il papa non mancò di ricordare quanto fosse legato alla città di Cassino ed al ricordo di quei suoi connazionali che qui persero la vita ma che grazie al loro sacrificio diedero l’avvio alla liberazione di Montecassino. Giovani uomini, nostri fratelli, che lontani da casa combatterono gli orrori della guerra.
Papa Wojtyla, parlando dell’insegnamento di San Benedetto, spiegò che si tratta di una dottrina semplicemente evangelica. Essa esplica tutta la sua forza nel promuovere le virtù dell’amore di Dio e del prossimo, che sono basilari nel Vangelo. L’intera struttura istituzionale fondata dal santo di Norcia, è tanto salda da sfidare oltre quattordici secoli di storia.
Il pontefice visitò il cimitero polacco ed esortò i fedeli a fare veramente della famiglia un santuario. Come San Benedetto ci chiede, uniti nell’amore cristiano e nella fede siamo tutti membri di una stessa famiglia.
Il desiderio di Pace
Il Santo Padre parlò di Cassino come una città fiorente, ricca di vicende storiche che l’hanno sempre avvinta a quel Montecassino, ora rinata dalle sue macerie per un dono di Dio e per il valore del lavoro dei cassinati stessi.
Il papa Guardando al futuro chiedeva di vivere sempre una vita operosa e gioiosa nella pace.