Il turismo sostenibile è sempre più una possibilità da cogliere al volo se davvero si vuole rilanciare l’economia del territorio. Lo dice Confimprese ragionando sugli errori del passato. Anche la politica deve pensare a come sostenere il territorio e le imprese intervenendo sul piano legislativo con lucidità e concretezza. Dunque, è questo il momento per costruire un percorso comune e fattibile dal quale ripartire.
Una possibilità per Cassino e l’area del sud Lazio
A seguito della riunione degli Stati Generali dell’economia in provincia di Frosinone, organizzata dal Presidente Di Stefano, tante riflessioni sono emerse sul tema. Così, la discussione sul turismo sostenibile rappresenta un momento importante e positivo al quale adesso bisogna dare seguito. Mentre, Confimprese non cambia idea in merito alla estensione della Zona Economica Speciale alle province di Frosinone e di Latina. Questa può rappresentare una svolta per i territori del Basso Lazio. Si parla anche di Zone logistiche semplificate. Certamente sono cosa diversa dalla Zes, ma è pur sempre un modo per ripartire.
Infatti, anni fa, c’era l’idea di Confimprese di creare Zone Franche Urbane nell’area della Ciociaria. Si tratta di idee alle quali il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca dà la sua completa disponibilità ad occuparsi di questo argomento. Certamente tocca ai rappresentanti locali occuparsi di riempire con contenuti fattibili il contenitore degli Stati Generali. Infine, bisogna mettere a fuoco le priorità e i modelli di finanziamento degli stessi. Ma anche occuparsi di infrastrutture (materiali e immateriali) fino a tutto il resto. Un intervento importante per il territorio ciociaro. Bisogna iniziare subito, altrimenti la prossima volta si comincerà ancora una volta da zero. Mentre è importante iniziare a realizzare un cambiamento.
Un turismo sostenibile è anche più etico e aiuta l’economia locale
Per capire meglio il concetto di turismo sostenibile è possibile ricorrere alla definizione proposta dall’Organizzazione Mondiale del Turismo. Si tratta di un turismo consapevole del proprio impatto sociale, economico e ambientale presente e futuro. Inoltre è in grado di soddisfare le esigenze dei visitatori, delle comunità locali, dell’ambiente e delle aziende del territorio. Ovviamente ragioniamo su un turismo che è l’opposto del turismo di massa, che causa un impatto elevato in termini di inquinamento, sovra-sfruttamento della natura e vari disagi per le popolazioni locali.
Il turismo responsabile e sostenibile è amico dell’ambiente a livello locale. Vengono promosse attività turistiche nel rispetto della neutralità climatica, e uso delle fonti rinnovabili nei servizi turistici. Ugualmente, c’è la protezione delle risorse naturali e si ha un approccio plastic free. Invece, a livello etico, un turismo sostenibile garantisce anche una migliore integrazione sociale tra i visitatori e gli abitanti. Tutela il patrimonio storico, artistico e culturale del luogo. E, grazie ai flussi turistici esiste un potenziale enorme per l’economia dei paesi. Tuttavia non bisogna penalizzare le comunità locali, in particolare le collettività più vulnerabili. È fondamentale adottare un approccio per promuovere l’inclusione sociale e la condivisione del benessere economico, creando nuovi posti di lavoro e fornendo mezzi di sussistenza adeguati alle comunità locali.
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