Con il titolo generazionenet, la Pastorale Digitale, insieme con l’Ufficio di Pastorale Giovanile della Diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo propone un sondaggio online. Così, in un’epoca ipertecnologica, viene promosso un sondaggio per chiedere ai giovani il loro pensiero in merito a fede, Chiesa e Dio. Si tratta di un questionario somministrato nella primavera del 2018, quindi un’epoca pre-pandemia. Sono coinvolti in particolare gli studenti degli istituti superiori di Sora e Cassino.
Parliamo di giovani e fede attraverso il web con il progetto generazionenet
Parliamo del progetto Generazionenet, un sondaggio che gira per licei e negli istituti tecnici industriali e commerciali di Cassino e di Sora. Si tratta di una ricerca per chiedere ai giovani d’oggi il loro pensiero in merito a fede, Chiesa e Dio. In particolare, vengono coinvolti nel progetto ben 1985 giovani. Dalle risposte emerge che i valori cambiano domanda per domanda. Certamente, l’indagine sociologica chiama in causa, in particolare, adolescenti in età di scuola superiore sul tema fede e famiglia. Dunque parliamo di una ricerca utile a comprendere l’andamento della parte più giovane della nostra società in materia di fede e di famiglia.
L’obiettivo è quello di indagare ciò nel territorio della diocesi. Dall’indagine emergono alcuni aspetti fondamentali. Per esempio, riscontriamo tra i ragazzi un tipo di fede che possiamo definire devozionale. Ma c’è anche un’ampia percentuale di non credenti, e una forte ansia per quanto riguarda il futuro. In molti casi mancano validi punti di riferimento, se non la famiglia. Un altro aspetto particolare riguarda l’immagine che i giovani hanno del matrimonio. Decisamente non così obsoleta come la si attribuisce oggi all’immaginario giovanile. Insomma, ragazzi e ragazze sono meno frivoli di quanto gli adulti credono. Ma è chiaro che vanno guidati e seguiti bene durante gli anni della loro crescita. Tuttavia, la famiglia è sempre il primo modello di riferimento.
Spiritualità e fede nella realtà giovanile contemporanea
Bisogna affermare che oggi per i giovani è possibile vivere con gioia la propria esistenza e il maturare una sensibilità valoriale legata alla fede. Infatti, spesso pensiamo alla fede non come ad un incontro personale e intimo con il Signore. Ma per tanti è una scelta che facciamo condizionati dalla famiglia, dal gruppo, dalla società. Vero è che esiste più cura per le forme esteriori della fede, invece che per la fede stessa. L’incontro con il Signore è qualcosa di fatale e decisivo. Si parla della pratica di una esperienza spirituale particolare come un’ottima premessa al nostro incontro con Gesù.
Ma se la confondiamo con la fede matura può essere in ogni momento soppiantata da un’altra esperienza più forte. Mentre, la proposta della fede fatta ai giovani deve indicare con chiarezza un percorso mistico. Cioè, un percorso di iniziazione che conduca a Gesù. Per questo, l’esperienza della fede deve essere un cammino essenzialmente liturgico ed eucaristico. Sappiamo che la Chiesa è Gesù che vive nella storia, ma questa identità si realizza pienamente solo nella liturgia e nell’esperienza introspettiva. Cioè, parliamo di scelte concrete che toccano la persona nella sua intimità ma anche nella condivisione dei suoi valori con gli altri.