Matteo Viola, Salvatore Polselli e altri volontari partono da Cassino alla volta di Faenza. La capitale della ceramica, celebre in tutto il mondo, Faenza è una delle più belle città d’arte dell’Emilia Romagna. Purtroppo, oggi parliamo di un inferno d’acqua e di fango che segna la regione alluvionata. Da cassino partono i nostri angeli dell’amicizia. Bisogna aiutare le persone che hanno perso tutto. I nostri giovani sono accanto alle persone del posto, con le mani nel fango.
Aiutiamo l’Emilia Romagna, così Matteo Viola e altri giovani aiutano chi nel fango ha perso tutto
In questo momento in cui l’Emilia Romagna vive il dramma dell’alluvione, l’aiuto arriva anche da Matteo Viola e altri giovani di Cassino. Si tratta di un’iniziativa spontanea di ragazzi che partono dalla Città Martire alla volta di Faenza e ritorno. Semplicemente, danno una mano come possono. Si tratta di un gruppo di giovani operativi dall’hub Emergency di Faenza. Come abbiamo imparato, seguendo i telegiornali, Faenza è uno dei comuni simbolo dell’alluvione. Nel Comune emiliano, il camion scarica gran parte dei beni inviati da tutti i cittadini di Cassino. Ma, dopo la fase di raccolta, ora per i volontari è tempo di dirigersi nei luoghi dell’alluvione. Scaricato tutto, pale alla mano i giovani cassinati iniziano a spalare.
Perché Matteo Viola e gli altri sono partiti alla volta di Faenza? Sicuramente, perché chiamare questo maltempo è sbagliato. Si tratta di una vera e propria apocalisse di acqua e fango. Questa terra subisce in poche ore la pioggia di sei mesi. Un vero inferno di acqua e fango nel quale molti hanno perso tutto. La casa, la macchina e purtroppo anche delle vite sono finite. Per Matteo, Salvatore e gli altri, la verità è che siamo chiamati alla solidarietà. Ma come? Nei comuni alluvionati c’è bisogno di una mano. A Cassino sono aperti due punti di raccolta. Uno presso la Chiesa di Sant’Antonio, mentre l’altro è il negozio di tatuaggi e piercing Body Art in via degli Eroi, 49 a Cassino.
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