Bella e importante iniziativa della preside dell’Istituto Magistrale “M.T. Varrone” di Cassino che riporta le cartine geografiche in classe. Così, la preside Teresa Orlando porta a scuola una fusione didattica tra antico e moderno. Certamente, l’ingresso delle nuove tecnologie sono un passo importante per l’evoluzione della scuola. Ma è utile anche un po’ di sana, e antica conoscenza della geografia politica e fisica. Tante sono le ragioni per cui è importante che i ragazzi trovino una cartina geografica in aula.
Perché si può parlare di una rivoluzione pedagogica?
Oggi la preside dell’Istituto Magistrale “M.T. Varrone” di Cassino, Teresa Orlando porta una piccola rivoluzione a scuola. Semplicemente, entrando, i ragazzi trovano delle cartine geografiche in classe. Un piccolo ritorno al passato? In realtà, la preside ha le idee ben chiare in mente. Cioè, accanto a una sempre maggiore presenza tecnologica, fatta di strumenti digitali, la scuola della professoressa Orlando valorizza anche altre discipline bellissime quali la geografia e l’arte.
Secondo la dirigente scolastica, è necessario motivare gli studenti a studiare la geografia. Se non sono loro ad andare verso la geografia, allora è la geografia a dover andare verso gli studenti. Ecco che nasce l’idea di mettere cartine geografiche politiche e fisiche affisse sulle pareti di tutte le aule del Varrone. Dalle classi prime alle classi quinte, la geografia cerca il suo spazio nella scuola. Infine, i giovani studenti vivono in un mondo ipertecnologico. Proprio per questo motivo, l’utilizzo delle carte geografiche serve loro a esplorare e conoscere ambienti vicini o lontani e per gli spostamenti fatti in modo consapevole. Inoltre, è grazie alle cartografie moderne, ma anche storiche, che è possibile arrivare a conoscere meglio il territorio.
Avere cartine geografiche in classe per un cambiamento educativo
Volendo fare una breve riflessione in merito alla proposta didattica ed educativa della dirigente scolastica dell’Istituto Magistrale “M.T. Varrone” di Cassino, possiamo dire che esistono diverse ragioni per cui è una proposta valida. Infatti, la preside Teresa Orlando portando le cartine geografiche in classe tocca quella che è la storia dello studio della geografia a scuola. D’altra parte, l’utilizzo delle cartine geografiche è fortemente legato a interessi, attività e bisogni addirittura quotidiani. Con l’avvento delle nuove tecnologie, le carte geografiche non sono prodotti destinati a durare molto a lungo. Questo perché, come le statistiche e le descrizioni geografiche, anche le cartine invecchiano rapidamente.
Semplicemente, significa che richiedono un aggiornamento continuo, a causa delle incessanti trasformazioni dello spazio terrestre prodotte dall’uomo. Ma anche dai meccanismi spontanei della natura. In conclusione, la geografia è una materia che fornisce ai giovani una prospettiva unica nella comprensione del nostro pianeta, e di tutto ciò che accade. Comprendere tutto ciò è qualcosa di affascinante. Si tratta di un grande aiuto sia mentale, che culturale, e intellettuale. Apre la nostra mente, e ci permette di elaborare concetti profondi e razionali.
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