Dopo due anni di pandemia torna ad ardere la Fiaccola Benedettina. Presso la sala Restagno del Comune di Cassino una conferenza stampa per presentare il programma de I giorni di San Benedetto. Intanto la Fiaccola Benedettina giunge a Roma, da Papa Francesco. Un evento importante perché legato al patrono di Cassino. Così, in questi giorni, uniamo l’amore per l’appartenenza a questa terra, a un animo più religioso. Alla conferenza sono presenti il sindaco Enzo Salera, dom Luigi Maria Di Bussolo presidente della Fondazione San Benedetto, don Nello Crescenzi, Vicario della zona pastorale di Cassino.
Papa Francesco benedice la Fiaccola Benedettina
Dopo due anni di stop obbligato dovuto alle restrizioni causa Covid, stiamo lavorando per cercare gradualmente una nuova normalità. Anche se siamo consapevoli che parte della vita di prima sta cambiando in maniera permanente, è tempo di tornare a vivere senza restrizioni. Anche per queste ragioni, la Fiaccola Benedettina torna a illuminare la terra di San Benedetto e i cuori di tutti noi. Soprattutto, sentiamo il valore di questo sacro fuoco che arriva a Roma, accolto tra le mani di papa Francesco in Vaticano. Così, la Fiaccola Pro pace et Europa una, inizia il suo percorso unificatore di tutte le genti. Infatti, San Benedetto è anche patrono d’Europa. Per questo, il 3 marzo iniziano i festeggiamenti che partono da Madrid. Si tratta di una celebrazione che, come consuetudine, termina il 21 marzo. Proprio nel primo giorno di primavera. Un giorno che è anche dedicato alla memoria del santo patrono.
Quindi, in occasione dell’inizio di queste giornate, la conferenza presso la Sala Restagno è anche un segnale di quella ripartenza che tutti desideriamo. Ripartiamo da dove tutto si era fermato due anni fa. Si tratta di Budapest, ultima capitale europea in cui la Fiaccola benedettina Pro pace et Europa una, ha portato la sua luce prima della pandemia. Anche quest’anno gli eventi sono condivisi con le città benedettine di Norcia e Subiaco. D’altra parte c’è un legame storico tra queste città e la città di Cassino. Ma c’è anche un legame spirituale nel nome di San Benedetto. Infine, esiste un gemellaggio siglato nella sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, che unisce anche formalmente le tre città dal marzo 2017.
Una storia lunga, che unisce l’Europa per la Pace
Quella della Fiaccola Benedettina ha una storia lunga e molto significativa per l’Europa. Infatti, è dal 1964 che, in coincidenza con gli avvenimenti storici di volta in volta più significativi, la Fiaccola viene accesa in quasi tutte le capitali delle Nazioni europee. Ma è anche un momento civico molto importante, che coinvolge la partecipazione delle autorità politiche e religiose dei diversi Paesi, ai quali la Fiaccola fa visita e che ricevono la benedizione del Santo Padre in Vaticano. Ma, quello che unisce le genti è soprattutto il fatto che, le tre città benedettine racchiudono in sé il significato profondo della Fiaccola. Si tratta di Norcia, la città che dà i natali al santo patrono d’Europa. Proprio per questo motivo, è la città che accende questo simbolo di luce e di rinascita.
Una cerimonia che avviene all’interno della Basilica di San Benedetto. Ma la ricordiamo anche come Basilica gravemente segnata dal terremoto. Mentre, Subiaco è la città dove Benedetto ha maturato i fondamenti del suo pensiero. Qui nascono quelle idee che caratterizzano il suo messaggio e la sua vita. Infine Cassino, il luogo dove il pensiero, diventa parola e azione. Proprio qui, Benedetto pone le basi del nostro essere e sentirci europei. Davvero queste giornate hanno grande impatto sullo spirito di tutti. Infatti, le città di Norcia, Subiaco e Cassino ribadiscono, con il cammino della Fiaccola, la loro convinzione che i popoli e i responsabili della politica mondiale trovano nei valori e nel programma di vita di San Benedetto un vigoroso impulso per l’edificazione di un ordine morale internazionale. Si tratta di qualcosa che ha una base di giustizia e pace.
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