Claudia Magnapera presenta ad Aquino il suo primo romanzo. Si tratta di un dialogo tra una nonna e la nipote. Un’esperienza ricca di emozioni. Il titolo è Di rose neanche l’ombra. L’autrice racconta una storia d’amore ambientata in Francia durante la seconda Guerra mondiale. Una storia di passione travolgente, che supera ostacoli e pregiudizi. Particolarmente interessante perché affrontare un racconto a due voci. Infatti, i ricordi della nonna vengono alternati dagli interventi della nipote. Così il racconto viaggia tra passato e presente. Sempre con il desiderio di lasciare in eredità un pezzo di vita.
Con Claudia Magnapera torniamo a incontri con l’autore in presenza
Siamo presso la sala consiliare del Comune di Aquino, dove Claudia Magnapera presenta la sua opera. Particolarmente interessante è tornare, dopo le forti restrizioni dovute alla pandemia, a parlare di libri in presenza. Sempre importante l’amore per la lettura come anche la passione per la scrittura. Infine, a moderare la serata sono il presidente dell’associazione Mens Sana Fabio Gervasio, e Lorenza Di Brango. Come spiega il presidente Gervasio, l’associazione focalizza la propria attenzione sul sociale ma anche sulla cultura. soprattutto, Mens Sana supporta eventi e persone del nostro territorio. Si parla di persone che hanno amore e passione per la cultura e che meritano l’appoggio dell’associazione. Così, la nostra autrice inizia dalla piccola città in cui vive da quando aveva solo 9 anni.
Come sempre, il legame con il territorio è importante per la nostra vita. Ugualmente, Claudia racconta come quella per la scrittura è una passione che coltiva da anni. Anche perché si tratta di un qualcosa che con questo romanzo sboccia definitivamente. Soprattutto, supera ogni sua previsione più rosea. Ma, cosa ancora più bella è presentare l’opera in anteprima ad Aquino. D’altra parte è qui che lei è cresciuta e finalmente può condividere la sua felicità con la propria comunità. Come dice Claudia, parlare del suo libro ad Aquino la rende molto felice. Mentre ora spera veramente che il suo lavoro riesca a ricambiare la fiducia che le viene data.
Un invito a riflettere sul valore dei nonni
Partendo dal romanzo di Claudia Magnapera riscopriamo il valore dei nonni nella vita di tutti noi. Soprattutto per un bambino, essi rappresentano una risorsa importante per la sua crescita. Particolarmente importante è il loro contributo sullo sviluppo emotivo, affettivo e relazionale dei nipoti. D’altra parte, anche nella storia che Claudia scrive intuiamo come questa relazione sia forte. Prima di tutto c’è una ridefinizione di ruoli, competenze e funzioni, che porta a nuove energie e soddisfazioni. Ma, allo stesso tempo, fa nascere conflittualità e regressioni. Come interessante è anche una ricerca che vede nei rapporti nonni e nipoti una forte componente educativa. Tuttavia, si tratta di un contributo alla riscoperta e alla valorizzazione dei nonni come potenziale.
Infatti, essi sono ricchi di risorse e in grado di offrire ai genitori e agli enti educativi un valido apporto per quella che viene definita come l’umanizzazione e lo sviluppo delle varie identità personali nei giovani oggi. Naturalmente, i nonni di oggi sono diversi da quelli di ieri. Ma questo significa che anche i nipoti lo sono. Come nel libro, anche nella realtà, i giovani certamente non sono disposti ad ascoltare i nonni. Ma i nonni devono essere giovani. Un nonno è giovane anche centenario. Innanzitutto serve un ascolto attivo e partecipe dei nipoti. Infatti, anche i nonni hanno i loro problemi e le loro aspirazioni. Poi il resto viene di conseguenza.
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