Una bella notizia per il nostro territorio, finalmente aumentano i matrimoni. Sono dati forniti da analisi della piattaforma matrimonio.com e dell’associazione di categoria Federmep, cioè Federmatrimoni ed eventi privati. Certamente, l’aumento delle nozze nel Lazio è qualcosa di più che solo un semplice rimbalzo fisiologico dopo il Covid. Ma dobbiamo considerarlo come un netto consolidamento del comparto, e un giro d’affari milionario.
Torna in aumento i matrimoni, soprattutto nel periodo estivo
Solo un anno fa, la regione registra oltre 21 mila celebrazioni. Si tratta circa del 10% in più rispetto al 2022. Se calcoliamo anche che il budget medio stanziato rimane pressoché invariato, capiamo che c’è un buon giro d’affari. Secondo gli esperti, siamo in media sui 25 mila euro. Di questi, il 64% viene destinato per la location. Mentre i vestiti sono in media 1.450 euro per lo sposo e 2.660 per la sposa, più altri 300 per truccatrice e parrucchiera. Infine, per i fan della fotografia, il servizio fotografico arriva a costare circa 1.900 euro, a cui aggiungiamo altri 1.200 per il video. Come emerge dalle indagini statistiche, l’estate resta la stagione preferita per le nozze. Ma il bel tempo e il clima sempre più mite porta anche a scegliere date in maggio e settembre.
Così c’è anche il vantaggio di avere prezzi più bassi. Tuttavia, l’incremento nel Lazio risulta più contenuto rispetto a quello di altre regioni. Anche se abbiamo più eventi, gli sposi invitano solo 100 o 120 persone con cui si vuole veramente condividere quel giorno. Chi parla è Serena Ranieri, presidente Federmep. Nel Lazio abbiamo il successo solo per Roma città a scapito delle province. Vero è che la Capitale ha il vantaggio di essere meta preferita dagli stranieri, che pagano anche il triplo pur di sposarsi nella città eterna. Concludiamo con una riflessione anche in merito all’aumento dei matrimoni celebrati con rito civile. In continuità con i valori degli anni precedenti e in linea anche con l’aumento tendenziale che viene osservato negli anni precedenti al Covid. Mentre, la quota particolarmente elevata di matrimoni civili nel 2020 resta un’eccezione.
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