A Cassino la città prepara un Natale fatto di regole da rispettare. D’altra parte veniamo da un periodo di tanti lutti. Infatti tante persone care sono state portate via dal Covid in poco tempo. Quindi durante le feste di Natale e Capodanno in nostro cuore chiede di ricordare per non ripetere. Ma è bene riflettere anche sulle regole contenute nel DPCM di Natale. Infatti il Presidente Conte ricorda che in famiglia dobbiamo essere molto responsabili. Soprattutto perché solo con i nostri comportamenti responsabili contrastiamo la diffusione del contagio da coronavirus. Dunque ricordiamo le regole valide per il periodo natalizio.
Regole di Natale si, ma anche buon senso
Dal 4 dicembre continuano a valere le regole sugli spostamenti previste dal precedente DPCM. Dunque resta valida la regola del monitoraggio per assegnare uno dei tre colori (giallo, arancione e rosso). L’appartenenza a un colore indica le limitazioni a cui siamo soggetti. Mentre al momento siamo una regione gialla, come tutto il Lazio, con poche limitazioni. Dunque bar e ristoranti possono essere sempre aperti a pranzo. Anche il giorno di Natale e il 26 dicembre, questi che sono luoghi di aggregazione sociale, ma anche luoghi di lavoro, possono aprire. Certamente bisogna rispettare il numero massimo di ingressi e il distanziamento fisico.
Ugualmente, il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo. Un numero che serve a evitare grandi tavolate. Mentre una piccola eccezione viene consentita in caso di conviventi. Significa che possono sedere al tavolo quattro amici oppure può sedere una coppia con tre o più figli. Purtroppo, visto il periodo, le aperture sono consentite fino alle 18 anche nei giorni festivi. Anche se manca una consuetudine a livello sociale, viene in aiuto i servizi di take away e la consegna a domicilio. Anche gli alberghi possono restare aperti. Ma limitazioni sono previste per il 31 dicembre. Dunque niente cene e veglioni. Soprattutto dalle ore 18 viene consentito solo il servizio in camera.
Su cosa dobbiamo riflettere?
Anche se l’Rt e il numero di nuovi contagi sono bassi, l’esecutivo non è disposto ad alleggerire le maglie delle restrizioni per le festività di fine anno. Ma questo serve a far comprendere alle persone quanto lo stare insieme favorisca il propagare del virus. Infatti, un Natale sobrio e blindato, senza tombolate, cenoni, baci e abbracci, è un Natale povero. Sicuramente porta a una flessione della nostra economia. Dunque assolutamente non è un vantaggio ma una necessità. Sappiamo che perdere una persona cara costa più sofferenza che perdere un giorno di festa. Infatti i viaggi sono consentiti solo per motivi di ricongiungimento familiare. Per esempio è importante che un papà che lavora in un’altra regione trascorra il Natale con la sua famiglia. Ma anche uno studente fuorisede può tornare a casa. Sono alcuni esempi per capire cosa significa ricongiungimento.
Ugualmente, possiamo partecipare alla messa di Natale. Ma serve un orario anticipato per rispettare il coprifuoco delle ore 22. Questo è l’orientamento del Governo, ma capiamo il senso di dover fare queste richieste. Soprattutto per la notte di Capodanno, come per il 25 e il 26 dicembre e il primo gennaio sono vietati gli spostamenti tra comuni. Si tratta, non di una limitazione delle libertà della persona, ma di rispettare la salute e la vita di tutti. Siamo liberi di scegliere di amare gli altri, nel vero senso del Natale. Rispettiamo queste regole, il Natale tornerà e saremo ancora più uniti di prima.
