Un laboratorio del pane presso il Panificio Lanni che rientra nel progetto CO.E.S.I. per il sostegno a una comunità solidale. Così, la dott.ssa Corinne Nardone ed il gruppo di educatrici realizzano un laboratorio con i bambini della comunità ucraina. Un ringraziamento particolare al panificio per l’accoglienza riservata ai piccoli ospiti ed alle educatrici. Il laboratorio viene pensato con una doppia valenza. Quella di avvicinare i bambini alla nostra cultura attraverso i prodotti tipici italiani. Allo stesso tempo, è un modo per sensibilizzare il nostro territorio. Così, il signor Paolo e suo padre hanno dato subito la loro disponibilità.
Accoglienza ai bambini della comunità ucraina con un laboratorio del pane
Con il progetto CO.E.S.I. opera un gruppo di educatrici, una interprete linguistica e altri esperti, tutti coordinati dalla dott.ssa Corinne Nardone, vicepresidente di A.GE. Cassino. Si tratta di un progetto teso a realizzare una comunità che sia educante, sinergica, e inclusiva. Un progetto che nasce a seguito dell’emergenza bellica, per la gestione sul territorio cassinate dei profughi che lasciano l’Ucraina. In particolare, il laboratorio odierno si occupa del sostegno ai minori. Così, il signor Paolo e suo padre tonino organizzano un pomeriggio presso il Panificio Lanni a Cassino. Semplicemente con la volontà di realizzare un’esperienza positiva per questi bambini che fanno merenda con le pizze realizzate durante l’attività di laboratorio. Occasione anche per conoscere il ciclo del pane, dalla farina alla bocca per assaporare pani e pizze una volta cotti.
Certamente, realizzare queste attività è un modo per mettere in moto la nostra comunità che si sta impegnando per accogliere. Il grande cuore degli italiani lo vediamo entrando in contatto con queste belle realtà di Cassino. Insieme con i proprietari del Panificio Lanni, eccezionali nell’accoglienza come padroni di casa, abbiamo il lavoro delle educatrici: Angelucci Chiara, Ruscitto Karin, De Siena Giuliana e Soave Maria Chiara. Insieme a loro c’è anche l’interprete ucraina Ninko Yuliya, per favorire un miglior incontro linguistico. Con loro anche Annalucia Longo, assistente sociale. Un grande grazie va al lavoro di queste donne che seguono il progetto in tutte le sue attività.