Cassino città aperta, apre le case per accogliere bambini profughi dall’Ucraina. Si tratta di un progetto di solidarietà e sussidiarietà sociale. Ma è anche un impegno attivo che coinvolge le famiglie. Si tratta di una scelta impegnativa che in questo momento siamo però pronti a fare. Quando parliamo di bambini sappiamo che viaggiano con le loro mamme, zie o nonne, e che le associazioni coordinano nel loro viaggio in cerca di ospitalità. Un dato, quello dello spazio in casa, di cui bisogna tenere conto per offrire un posto ai bambini profughi e le loro mamme. Ma, offriamo anche speranza.
La città martire mette in moto la macchina della solidarietà per accogliere i bambini ucraini
Una delle conseguenze della guerra che giorno dopo giorno è sempre più dura in Ucraina è l’enorme ondata di profughi. Soprattutto sono donne e bambini, in fuga dalle bombe e dai rischi quotidiani di sopravvivenza. Sono persone alla ricerca di un posto sicuro in Europa. Certamente, la fuga dal proprio paese comincia a poche ore dopo l’inizio dell’invasione da parte della Russia. Migliaia di persone sono in viaggio, chi a piedi, chi con mezzi di fortuna. Tutti cercano di varcare il confine soprattutto dalla parte della Polonia. Di questi tantissimi sono diretti anche in Italia. Anche la città di Cassino, dove è presente una grande comunità Ucraina, è pronta ad accogliere coloro che stanno arrivando.
Così, il nostro Comune mette in moto la macchina solidale che parte dal sindaco Enzo Salera, dall’assessore alla Coesione Sociale Luigi Maccaro e dalla presidente del Consiglio Comunale Barbara Di Rollo. Mentre, sono già diverse le associazioni di volontariato che operano sul territorio e che sono attive anche per la raccolta di beni di prima necessità da inviare in Ucraina. Ma, non solo il mondo del volontariato, anche la cittadinanza tutta può supportare in prima persona l’iniziativa. Infatti, chi ha la possibilità mette a disposizione propri spazi abitativi, la propria casa per accogliere le donne e i bambini in fuga dal conflitto.
Aprire le porte di casa in difesa dei diritti di tutti i bambini
Offrire la propria disponibilità per accogliere bambini dall’Ucraina è un gesto d’amore. Si tratta di un’accoglienza temporanea. Possiamo scegliere di ospitare un minore da solo o con la propria mamma. Aprire le porte della nostra casa, significa riconoscere i diritti di tutti i bambini. Come ricorda la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Si tratta del trattato sui diritti umani più celebre al mondo. Attualmente, sono incise le firme di ben 196 Paesi. Si tratta del maggiore accordo globale sui diritti dei minori, e include la tutela di tutti gli aspetti della vita. Si va da quelli civili e culturali, a quelli economici, politici e sociali.
La Convenzione in questione, elenca e tutela i diritti dei più piccoli, e ha ben 54 articoli al suo interno. Di questi, i primi 41 riguardano, punto per punto, tutti gli aspetti della vita del bambino e del fanciullo. Ma ci sono anche tutte le garanzie che ad essi sono dovute dalla società, dalla famiglia e dalle leggi dei Paesi. Soprattutto, sono i principi fondamentali e i diritti inviolabili. Come sappiamo, Cassino è stata rasa al suolo durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Dopo una tragedia così non esistono case, famiglie, i bambini restano senza acqua e senza cibo. Inoltre, anche l’Italia ha fatto della protezione dei bambini nelle aree di guerra, un enorme problema umanitario. Dunque, l’accoglienza dei bambini ucraini e delle loro mamme è qualcosa che portiamo nel cuore.
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