Site icon itCassino

Silvanino il bambino salvato dai tedeschi a Montecassino

Silvanino Bambino

L’ultima guerra mondiale lascia alla memoria storie di vita come quella commovente di Silvanino. Si tratta di una storia molto particolare e dolce. Infatti racconta di un bambino rimasto orfano durante i bombardamenti che portarono alla distruzione dell’abbazia di Montecassino. Silvano, questo è il suo nome, viene salvato dai soldati Tedeschi. Alla fine della guerra, i tedeschi, in ritirata trovano il bambino di Cassino, rimasto orfano. Anche se non sappiamo come vanno le cose, sappiamo che Silvanino stava probabilmente andando con loro in Germania. Certamente non sappiamo bene dove vive e se è mai tornato a visitare Cassino.

Silvanino: il ricordo di nonna Beppina

Beppina Rosi, oggi 91 anni, in una recente intervista su La Nazione racconta di aver conosciuto Silvanino. Infatti nel 1944 lei aveva 15 anni e la sua famiglia aveva il podere di Travalle nel Comune di Calenzano. Beppina vive nella campagna a nord di Firenze quando passa una guarnigione dell’esercito tedesco in ritirata. Si tratta di nove soldati, comandati da un tenente. Insieme con loro c’è un bambino italiano di circa 10 anni di nome Silvano. La guarnigione tedesca viene da Cassino e trascorre tre settimane occupando il podere della famiglia di Beppina. Ancora oggi, dopo tanti anni, la donna ricorda di questo soldato che gli altri chiamavano Meri. Particolarmente lucida nel suo racconto, Beppina non ricorda un uomo cattivo. Anzi, lei parla del soldato come qualcuno che ha cura di Silvanino.

Beppina Rosi, 91 anni oggi, ricorda quando nel 1944 gioca insieme a Silvanino. Il bambino che da Cassino parte con alcuni militari tedeschi dopo essere rimasto orfano di guerra.

Una figura paterna che con il desiderio di portare il bambino in Germania insieme a lui. Inoltre la donna ricorda che Silvanino giocava insieme alla piccola Beppina. D’altra parte si tratta di due bambini con la voglia di giocare. Di quel bambino ricorda i pantaloni corti e un berrettino rosso. Il carattere di Silvano è molto dolce, è un bambino vispo. Particolarmente bello il racconto di questa donna. Infatti, anche se sono passati quasi 80 anni, Beppina ricorda tutto. La sua memoria è viva. Ma allo stesso tempo, la donna ha un desiderio. Infatti per lei sarebbe un sogno ritrovarlo. Silvanino è sempre nei suoi ricordi. Un bambino che è diventato una parte significativa della sua infanzia.

La favola del bambino salvato dai tedeschi nel 1944

La Seconda guerra mondiale è un conflitto armato fortemente distruttivo. Infatti non abbiamo più le trincee, ma operazioni militari e bombardamenti aerei anche in città. Si tratta di operazioni di guerra che coinvolgono i civili e distruggono famiglie. In tutto questo molti sono i bambini innocenti che diventano orfani di guerra. I bambini, come Silvanino, sono in grave pericolo e vengono lasciati privi di qualsiasi protezione. Invece, come racconta la signora Beppina, il bambino gioca con i soldati e in modo particolare con Meri. Infatti il tenente tedesco con orgoglio e grande determinazione, ripete a tutti che lo porta a casa con sé. Ugualmente lo ripete anche a don Eugenio Cai, parroco di Travalle. Una promessa che viene dal profondo del cuore di un uomo che ha subito amato quel bambino.

Il cuore dei soldati si dimostra generoso anche se sono uomini nati per combattere. Silvanino viene adottato proprio da alcuni soldati tedeschi che lo salvano.

 Ancora oggi non sappiamo se alla fine ci è riuscito e se Silvano è rimasto davvero con quel soldato. Allo stesso modo non sappiamo se Silvano, una volta adulto, ha fatto ritorno in Italia. L’ultimo ricordo che Beppina ha di quel bambino è l’immagine dei suoi capelli e degli occhi scuri. Lo vede salire su l’autocarro militare con il quale era arrivato, sempre con l’immancabile cappellino rosso. Nonostante le miserie e macerie della guerra era un bambino sereno. Beppina lo ricorda allegro con la spensieratezza della sua età. Questa è la storia di Silvanino.

Silvanino il bambino salvato dai tedeschi a Montecassino ultima modifica: 2020-10-19T09:08:09+02:00 da Angelo Franchitto

Commenti

Exit mobile version