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CONSIGLI UTILI IN LINEA CON DANIELA

Terza età e la dieta per esprimere il proprio potenziale

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Nella terza età l’alimentazione gioca un ruolo basilare nel migliorare lo stato di salute. Infatti, i molteplici cambiamenti in atto influiscono sullo stato di nutrizione. Ecco che lo stile di vita diventa un pilastro nella prevenzione delle principali patologie, per il benessere generale. Ma gli anziani non sono tutti uguali.

Terza età: Avere più di 65 anni e non sentirli

La definizione di anziano e terza età sembra esserci familiare, ma in realtà non ne esiste una univoca. Perché? Perché spesso l’età anagrafica non corrisponde a quella biologica. Quindi bisogna sempre fare le dovute distinzioni. Terza o quarta età, non importa ciò che conta e cercare di distinguere l’anziano fragile, per il quale l’approccio nutrizionale è sostanzialmente diverso. Allo stato dei fatti l’anziano anagrafico è una persona che ha superato i 65 anni, ma non è molto diverso da una persona di 50-60 anni. In tal caso la dieta ha il focus sulla successful aging.

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Over 65, quando l’età non conta

Il mondo dello spettacolo è pieno di esempi di over 65 che non dimostrano l’età anagrafica. Ecco, un Clint Eastwood ad esempio è l’emblema dell’anziano anagrafico. In questi casi, un’alimentazione equilibrata e sana è in grado di assicurare un adeguato apporto di energia e nutrienti a seconda dei nuovi fabbisogni. Infatti, il corpo nel tempo cambia e le esigenze, quindi, sono diverse. Ecco che una dieta corretta può condizionare in maniera positiva l’andamento dell’invecchiamento, in particolare con il mantenimento di una buona efficienza delle funzioni cognitive e di un discreto livello di attività fisica e autonomia.

Anziano biologico, i disagi da alleviare con l’alimentazione

La storia si complica in caso di un vero e proprio declino fisico. L’anziano biologico tipo è una persona over 75, affetto da multipatologie, con deterioramento cognitivo e bassa autonomia. In tal caso la notevole fragilità, cioè la scompensazione clinica e il recupero difficoltoso, porta la persona a ricoveri frequenti, all’assistenza domiciliare e ad una notevole malnutrizione per difetto. Non poco presente infatti nell’anziano è la perdita di fame, sete e la sarcopenia , ossia la la riduzione della massa muscolare a favore invece dell’aumento di grasso a livello addominale.

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Terza età e dieta

Abbiamo capito che la dieta non può e non deve essere uguale per tutti. Tuttavia, esistono delle linee guida italiane. Esse ci dicono che bisogna porre particolare attenzione allo stato di idratazione, alla massa muscolare. Infatti è importante bere almeno 1,5 L di acqua e introdurre poche calorie, ma di qualità. É fondamentale, infatti, fare il pieno di proteine, vitamine, antiossidanti, ma anche carboidrati complessi e fibre per scongiurare una cattiva evacuazione. Quindi pasti leggeri e al contempo ricchi di nutrienti. Via libera a pesce, pollo, riso basmati o parboiled a basso indice glicemico, e verdure altamente digeribili. Attenzione a non eccedere con il sale e alle vitamine B6, B 12, D, Calcio, Ferro, Zinco, Cromo e Selenio che potrebbero scarseggiare. Il medico e il dietista sanno come valutare lo stato nutrizionale per garantire la giusta energia, concentrazione e vitalità ed esprimere al massimo il nostro potenziale.

Terza età e la dieta per esprimere il proprio potenziale ultima modifica: 2021-01-28T09:01:04+01:00 da danielameringolo

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