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Stele Placito cassinese: Un convegno sulla cultura benedettina

Stele Placito Cassinese Palagio Badiale

Palagio Badiale in Cassino, sede del convegno. Fonte foto: Wikipedia, autore: Abbiccì, Licenza: CC BY-SA 3.0

Il Comune di Cassino e il Centro Documentazione e Studi Cassinati organizzano un duplice importante evento per la stele del Placito Cassinese. Infatti, sappiamo che il Lazio, insieme a Umbria e Toscana, sono la culla della lingua italiana. Proprio nel nostro territorio affiorano le prime testimonianze della lingua volgare. Come ricordano anche i Placiti cassinesi. Si tratta di elaborati che ritroviamo nelle zone di Aquino, Capua, Sessa Aurunca e Teano. Oggi sono in custodia presso l’abbazia di Montecassino. D’altra parte, i quattro documenti sono espressione della cultura benedettina. Ma anche per la sua antica azione rifondatrice.

A Cassino parliamo di cultura benedettina e lingua italiana

L’evento ha in programma l’inaugurazione di una stele in perlato Royal a ricordo delle origini della lingua italiana. Sulla stele vi è la rievocazione della formula del giuramento contenuto nel Placito cassinese del 960: 

Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene trenta anni le possette parti sancti benedicti. 

Placito Capuano, 960 d.C.

A seguire, una epigrafe che riporta il famoso verso 37 del canto XX del Paradiso: “Quel monte a cui Cassino è nella costa.”

Così Cassino celebra ancora Dante Alighieri nel settecentesimo anniversario della scomparsa del sommo poeta. A seguire, presso il Palagio Badiale di Cassino si svolge un importante convegno. Una giornata dedicata ai quattro placiti. Una bella occasione per studiare i più antichi documenti in volgare che sono parte della nostra cultura. Ma anche espressione del nostro territorio. Inoltre, serve per conoscere la cultura benedettina. Ma anche l’origine della lingua italiana. Tutto parte da una proposta di Massimo Arcangeli, assieme alle associazioni La Parola che non muore e La Voce della scuola.

Stele Placito Cassinese Scritta
La stele del Placito cassinese è un documento sia di storia del territorio, che della nascita della lingua italiana. Fonte foto: Wikipedia, autore: Sedicinoni, Licenza: Pubblico dominio.

Ugualmente, accompagna la stele Placito Cassinese una mostra su Dante realizzata da alcune scuole di Cassino. Intervengono alla manifestazione il sindaco di Cassino, Enzo Salera con l’assessore alla cultura Danilo Grossi. Partecipano anche:

  • il presidente della Commissione cultura Fabio Vizzacchero,
  • l’abate di Montecassino, dom Donato Ogliari,
  • il rettore dell’Università di Cassino, Marco Dell’Isola,
  • il presidente del Centro Documentazione e Studi Cassinati, Gaetano De Angelis-Curtis.

Mentre, ospiti del convegno sono Francesco Sabatini, accademico emerito e presidente onorario dell’Accademia della Crusca, Domenico Proietti, per l’Università degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”, e Roberto Gamberini, dell’Università degli Studi di Cassino.

L’importanza storica e culturale della stele Placito cassinese

Con il convegno sulla stele Placito cassinese, è un momento per approfondire la storia della cultura benedettina. Infatti, il documento è tra le circa ventimila pergamene dell’Archivio di Montecassino. Si tratta, di un importante e prezioso placito. Una delle prime testimonianze del volgare italiano. E Cassino è custode di questo pezzo scritto di Storia della nostra lingua. Si parla di un atto di natura giuridica in scrittura beneventana. Il documento è relativo a una disputa che riguarda alcune proprietà che, l’allora abate Aligerno rivendica. Il placito di Capua risale al periodo in cui la comunità cassinese fa ritorno a Montecassino, dopo il lungo soggiorno presso la sede capuana.

Stele Placito Cassinese Montecassino
L’abbazia di Montecassino custodisce i Placiti cassinesi. Ma è anche custode della cultura benedettina. Fonte foto: Wikipedia, autore: trolvag, Licenza: CC BY-SA 3.0

Si tratta di un allontanamento dovuto alla distruzione del monastero di Cassino da parte dei Saraceni. Importante è dire che, il volgare italiano è usato nel documento per riportare nella sentenza le parole dei testimoni. Ma, negli anni che seguono il ritorno dei monaci a Cassino, è solo lo sforzo dell’abate Aligerno consente il ripristino del patrimonio dei beni e delle raccolte librarie cassinesi. Dunque, dopo un periodo di decadenza negli anni a cavallo tra il XIII e il XIV secolo, torna a nuova vita.

Stele Placito cassinese: Un convegno sulla cultura benedettina ultima modifica: 2021-12-16T09:28:01+01:00 da Angelo Franchitto

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