Tanti ogni giorno frequentano la piazza di Cassino, quella che si trova al centro della città, attraversando i portici e che è intitolata ad Antonio Labriola.
Pur trovandosi di fronte al Palazzo di Giustizia a fare da salotto alla Città Martire, in una zona ricca di esercizi commerciali e piena di vita. Si fatica però ad incontrare persone che conoscano chi fu Antonio Labriola.
Famiglia e origini
Antonio Labriola nacque il 2 luglio del 1843 nell’allora città di San Germano (oggi Cassino). Sappiamo che fu battezzato nella parrocchia di S. Andrea, oggi parrocchia di S. Antonio.
Una parrocchia storica, a cui la cittadinanza è fortemente legata per la devozione al Santo di Padova, si trova a pochi metri dalla piazza dedicata a Labriola e costeggia il corso cittadino.
Anche se Antonio è nato a Cassino, la sua famiglia non era originaria del luogo ma veniva da Brienza, un paesino in provincia di Potenza.
Si trattava di una famiglia nobile, avevano il titolo di baroni, ma che a causa dei moti rivoluzionari del 1799, varie e non fortunate vicende politico militari, i Labriola furono costretti ad abbandonare la Basilicata. Francesco Saverio Labriola, padre del nostro Antonio, si trasferì a Cassino verso gli anni Trenta lavorando come maestro di scuola e archiviario presso il comune.
Studi e lavoro
Anche se non abbiamo una documentazione in merito agli studi conseguiti,sappiamo che Antonio Labriola studiò ed ebbe una prima formazione a Cassino. Molto probabilmente il padre lo fece studiare nel collegio dell’abbazia di Montecassino, dove ricevette una formazione ginnasiale.
Dopo la maturità Antonio si trasferì a Napoli nel 1861 per completare gli studi.
Nella scuola napoletana legge e conosce la filosofia di Hegel, ebbe insegnanti illustri, fu discepolo di Bertrando e Silvio Spaventa.
Dopo essersi laureato in lettere e filosofia iniziò a lavorare come applicato di Pubblica Sicurezza a Napoli e giornalista. Nel 1873 ebbe la cattedra di Filosfia e Pedagogia all’Università di Roma. Qui, finalmente, Antonio Labriola arriva ad esprimere tutte le potenzialità del suo pensiero.
La memoria sempre viva
La volontà di costruire una memoria storica per la città di Cassino da tramandare alle generazioni future c’è. l’Università di Cassino, in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II e l’Istituto Italiano per gli studi filosofici, organizzò un convegno nel 1993, una serie di giornate sul tema: “Antonio Labriola filosofo e politico”.
Sempre presso l’Università, tra il 2004 ed il 2006, c’è stato un nuovo convegno per il centenario della morte di Antonio Labriola e la pubblicazione di un libro che riprende quanto è stato detto al convegno.
Che piazza Labriola sia importante per i cassinati poi è risaputo. Anche durante le festività natalizie, la piazza contribuisce a far respirare l’atmosfera del Natale. Quando viene allestito il Christmas Village, in piazza vengono ospitati una serie di eventi per i più giovani e non solo. Si tratta di un’occasione che favorisce una maggiore attività delle realtà commerciali che sono presenti in Piazza Labriola. Non solo commercio, ma si tratta anche un modo per vivacizzare il Natale ed offrire un’opportunità di svago in grado di richiamare gente e dare vita alla magia del Natale a Cassino.
Il nome di Antonio Labriola è sempre presente a Cassino ed è importante ricordarci che questa è stata la casa di un grande uomo e filosofo.