Cassino e il basso Lazio vivono la moda giovanile dell’escape room. In breve si tratta di un gioco di fuga dal vivo. Come tutti i grattacapi, è un gioco di logica nel quale i concorrenti sono rinchiusi in una stanza allestita a tema e cercano una via d’uscita. Infatti per terminare il gioco con successo bisogna utilizzare ogni elemento della struttura, risolvere codici, enigmi, rompicapo e indovinelli. L’obiettivo dell’avventura è soprattutto quello di stimolare la mente, l’intuito, la logica. Ma è anche un’esperienza di team building. La collaborazione tra tutti i partecipanti è un fattore indispensabile per risolvere gli enigmi e completare con successo il gioco.
Escape Room nella mitologia
Oggi si contano oltre 3000 Escape Room in tutto il mondo. Un’idea del giapponese Takao Kato. E pensare che questo dipendente di un colosso dell’editoria giapponese ha avuto l’idea meno di dieci anni fa. Anche se il boom delle Escape Room è un fenomeno recente, la sua genesi ha però una storia millenaria. Allo stesso tempo essa si snoda fra mitologia, letteratura e giochi per computer e da tavolo. Particolarmente interessante è che il primo partecipante di una escape room è stato Teseo. Infatti, l’eroe figlio del re ateniese Egeo, secondo la leggenda è riuscito a fuggire da un labirinto. Il labirinto di Minosse, re dell’isola di Creta, dove per liberare i prigionieri e uccidere il Minotauro, Teseo prima di tutto si è districato tra stanze e gallerie. Le prove hanno infatti messo a dura prova anche l’ingegno del giovane.
L’idea dei giochi oggi
Certo oggi l’idea delle Escape Room nella zona di Cassino, Frosinone e Pontecorvo, non è quella della mitologia greca. I ragazzi preferiscono invece misurarsi con ostacoli mentali come puzzle e misteri da risolvere. Questi giochi ci fanno pensare anche alle mappe del tesoro dei pirati. Si parla anche in questo caso di simboli e codici da decifrare prima che sia possibile raggiungere il tesoro. Come in una Escape Room, l’isola è una stanza e la mappa un puzzle da risolvere. In fine, il tesoro è la soluzione che porta al successo del gioco. Allo stesso modo bisogna infatti superare, con l’ingegno e la cooperazione, prove e ostacoli per raggiungere infine l’obiettivo. D’altronde i creatori delle Escape Room a tema hanno saputo prendere spunto da avventure simili.
Il gioco della caccia al tesoro, allo stesso modo è la precisa intersezione delle due idee originali. Infatti da un lato si cerca, un tesoro o una soluzione, mentre dall’altro per raggiungere l’obiettivo bisogna decifrare indizi e risolvere misteri. Intere generazioni di bambini hanno passato e passano le giornate a mettere insieme le loro intelligenze e capacità per riuscire nella caccia.
L’Escape Room aiuta a rompere gli schemi mentali
Il lavoro oggi, specie quello in ufficio, chiude le persone nella routine quotidiana. Infatti sono poche le situazioni in cui è richiesto di mostrare le proprie doti di critical thinking. Mentre tutto cambia quando si presenta una situazione nuova da gestire. Infatti è in questa condizione che ci mette fuori dalla nostra comfort zone e dall’abitudine quotidiana che si può allenare l’attitudine al problem solving e al pensiero “out of the box”. Ugualmente in un’esperienza all’interno di una Escape Room, tutto cambia. Cambiano infatti le dinamiche del potere e i ruoli prestabiliti. Ma cambia anche il modo di comunicare con gli altri. E in fine cambia anche il livello di conoscenza, più profondo e autentico.
Infatti, in questa esperienza, leader e membri del team sono nudi e privi delle conoscenze acquisite e dei meccanismi ormai a tutti noi familiari. Allo stesso tempo ci si mostra per quello che si è. Ugualmente, chi è un bravo giocatore di squadra si riconosce a colpo d’occhio. Così come emerge chi, diversamente dal lavoro in ufficio, sotto stress agisce in modo individualistico.
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