Prima domenica di Giugno visita gratis la famosa statua del cosiddetto Eroe di Cassino presso il Museo Archeologico Nazionale Gianfilippo Carettoni. Fino al 2013 la statua era conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Si tratta di un’opera che raffigura un uomo maturo in nudità eroica. Così lo spiega Alessandro Betori della soprintendenza. Soprattutto, Betori sottolinea il contrasto fra il vigore di quel corpo atletico e il volto segnato dal tempo.
Il Museo Archeologico G. Carettoni e l’area archeologica di Casinum
Il Museo Archeologico Nazionale G. Carettoni è aperto al pubblico dal 1966 e si trova a ridosso delle cinta murarie di quella che conosciamo come l’antica Casinum. Si tratta di un’area archeologica di notevole interesse, e che propone resti di molte strutture murarie della città in età romana. In particolare, spicca l’Anfiteatro, nel quale sono conservati anche vari elementi del tracciato urbano dell’antica via Latina, prolungata sino a Casinum. Tra i reperti più importanti troviamo il Mausoleo di Ummidia Quadratilla. Un sepolcro in opera quadrata di grandi blocchi. Immediatamente a monte della zona archeologica è visibile il teatro romano, dove si ipotizza anche la presenza del foro. Si parla di un’area dove troviamo anche una ricca domus, il cosiddetto Ninfeo Ponari.
Poi, entrando nella prima sala del museo, la nostra attenzione viene catturata da reperti d’epoca preistorica e protostorica. Una sala raccoglie materiale proveniente da una necropoli dell’Età del Ferro. Una seconda sala è dedicata a reperti architettonici romani. Tra tutti spicca la testa marmorea di Atena, copia romana del I sec. d.C. ripresa da un originale greco. Infine, la terza sala del museo è dedicata a sculture ed epigrafi. Qui troviamo la celebre Spada di San Vittore del IV secolo a.C.. Ma troviamo anche l’Atleta, o Eroe di Cassino.
L’atleta Eroe di Cassino, una statua maestra di vita
Da sempre l’atleta, soprattutto quando raggiunge il successo, diventa una sorta di eroe. Lo ammiriamo perché vicino alla perfezione fisica e morale. Un ginnasta nel mondo antico era una vera e propria icona con i suoi ammiratori e sostenitori al seguito. Così in letteratura, storia, ma anche nel mondo dell’arte, l’atleta è consegnato all’eternità. Infatti, esistono numerose statue e immagini di atleti che campeggiano nei musei e nelle sale espositive. Vero è che anche sul nostro territorio, abbiamo un esempio di raro valore artistico e culturale: l’atleta Eroe di Cassino. Portato alla luce nel 1936, grazie agli scavi del teatro dell’antica Casinum, rappresenta un’eccellente espressione visibile che corre lungo quel filo rosso che connette e intreccia passato e presente. Si inserisce all’interno di un contesto storico-culturale e politico come manifestazione compiuta della civiltà classica, e della grandezza di Roma all’apice del potere.
La statua, datata al I secolo a. C., riproduce un uomo nudo. Ma è normale, perché gli atleti venivano ritratti nella loro nudità per mettere in evidenza lo splendore armonico e proporzionato di ogni parte del corpo. Nel nostro caso, l’atleta di Cassino non è più nel fiore dell’età. Infatti, troviamo le rughe del viso a sottolineare una certa maturità. Inoltre, conferiscono anche realismo alla figura dell’atleta. Siamo di fronte a una persona in carne e ossa su cui sono evidenti i segni del tempo. Scolpita in una posizione di stasi, forse a riposo o in attesa di una esibizione. L’atleta di Cassino appoggia il suo peso sulla coscia sinistra piegata e la testa rivolta verso destra. Un’immagine forte e che rende consapevoli della ricchezza del nostro territorio.
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