Il progetto Natale Solidale Cassino conclude con Cabiria. Si tratta del Festival del Circo Contemporaneo in versione 2.0. Come spiega il direttore artistico Gianluca Terenzi, non è Natale senza Cabiria. Dunque la risposta, ovvia, è quella di sfidare il periodo difficile e cogliere l’anima del festival. In sintesi bisogna prendere lo spirito del periodo per creare un evento nuovo. Sicuramente diverso e unico nel suo genere. Così parliamo di un progetto particolare. Una edizione solo online per l’emergenza Covid. Ma la cultura non si ferma di fronte alle avversità.
Lo spettacolo di Cabiria in versione 2.0
A causa del Covid Cabiria 2.0 cambia forma ma lo spettacolo c’è. Soprattutto lo chiede la regione Lazio e il Comune di Cassino. Come spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Cassino Danilo Grossi, il lavoro viene fatto nell’ambito del progetto “Natale solidale…Cassino comunità inclusiva”. Naturalmente niente pubblico ma con uno stile un po’ diverso dal solito, forse più felliniano. La location è l’interno della Rocca Janula, sempre più simbolo della città di Cassino. E questa edizione, solo on line, è anche una dimostrazione che la cultura non si ferma di fronte alle avversità. Anzi, è una occasione per gli operatori, per continuare a produrre arte e cultura, oltre che una bellissima promozione del territorio. Cabiria, il festival natalizio del circo contemporaneo, è una rassegna attenta alla ricerca della tradizione. Ma guarda anche alla modernità della musica e del teatro di strada.
Si tratta di un festival che diventa osservatorio sui processi inediti di elaborazione artistica. Un centro in cui sperimentare mettendo in rapporto la tradizione e la contemporaneità. Il Teatro Kappao da anni incentra la sua Poetica sulla contaminazione artistica e innovativa dei linguaggi del contemporaneo. Diventa partner ideale della manifestazione. Cabiria Circus mette in relazione teatro, danza, musica e circo nella loro massima contemporaneità, e amplia lo sguardo verso nuovi linguaggi innovativi. Infine crea suggestioni, ambientazioni e nuove drammaturgie. Un nuovo modo per abitare i luoghi.
Un nuovo modo di fare circo
L’evento, esclusivamente in streaming nel rispetto delle normative anti-covid, è prodotto e messo in scena per l’occasione dal Tetro Kappao. Soprattutto è bene ricordare la regia di Gianni Tudino, le musiche originali e sonorizzazioni di Vito Cardellicchio e Gianni Tudino. Anche perché la musica è lo strumento che aiuta le immagini a trasmettere emozioni. D’altra parte, in una edizione tutta virtuale, la musica serve a sottolineare momenti. In particolare evidenza le scene chiave, che sono quelle scene che rimangono impresse nella mente per anni. Dunque la musica è il racconto in forma sonora dell’evento. Insieme lavorano anche i performer Antonella Carpino, Ivano Salipante e Roberta Tafuri e la partecipazione straordinaria di Brillo Funambolo. Anche per loro un compito veramente eccezionale. Si tratta di attori e artisti capaci di interpretare e trasmettono emozioni con il linguaggio del corpo. Si tratta di qualcosa di molto importante per la riuscita del progetto.
Concludiamo con le riprese e il montaggio video a cura di Tiresia Film. Dunque, la performance prende vita in un luogo speciale e meraviglioso come la Rocca Janula, simbolo della città di Cassino. Si parla di una zona di grande interesse archeologico presente in città. Il territorio diventa teatro e circo per rappresentare e raccontare la vita.
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