Il 9 luglio continua una tradizione che dura dall’inizio del 1800. Si tratta di un atto di devozione alla Madonna dell’Assunta. Infatti, la città, colpita a più riprese da gravissime epidemie, vede la sua popolazione decimata. Impotenti dinanzi a tanta sciagura i cittadini chiedono l’esposizione della sacra effige dell’Assunta nella Chiesa Madre. Proprio al termine dei quaranta giorni di preghiera il colera termina. Ancora oggi, in memoria del grande evento, il 9 luglio la statua viene portata in processione per le vie della città. Mentre, negli ultimi due anni, la statua della Madonna viene solo esposta.
La processione del 9 luglio in ricordo della grazia ricevuta
Il 9 luglio l’Assunta non va in processione indossando il proprio corredo d’oro. Invece, a essere rivestita di oggetti d’oro è solo in occasione della sua incoronazione durante la ricorrenza ferragostana. Ma, i portatori della statua restano sempre gli stessi. Solitamente si tramandano questa tradizione di generazione in generazione. Ma, la devozione per la Madonna Assunta protettrice della Città è profondamente radicata nei cuori della gente. Si parla di una devozione rinnovata e genuina dei cassinati negli anni della pandemia. Come ogni anno la Celebrazione eucaristica del 9 luglio, viene presieduta dal Vescovo Gerardo Antonazzo e concelebrata dai Parroci della città.
Soprattutto, questa giornata è celebre per la peregrinatio della statua della Vergine per le strade della città. Mentre per coloro che credono è un atto di estrema fede quello di essere presenti in chiesa alle cinque del mattino. Infine, le altre chiese della città ospitano la statua di Maria per una giornata. Si tratta di una tradizione secolare.
Un pellegrinaggio anche per la nuova pandemia
Certamente la pandemia da COVID-19, con il suo carico di contagi, morti e dolore, ancora segna le nostre vite nel profondo. Questo accade soprattutto nel corso di questi due ultimi anni. Allo stesso tempo, tocchiamo con mano quanto l’umanità sia indifesa nei confronti di un virus. Soprattutto questa pandemia sta scuotendo tutte le nostre certezze e, in modo prepotente, riporta alla nostra memoria paure che si ritengono appartenere ormai a tempi passati. Certamente stiamo parlando della scienza. Soprattutto in questo tempo è veramente importante avere fiducia nel progresso scientifico. Con le tante scoperte avvenute in modo rapido e puntuale. Prima fra tutte l’aver trovato un vaccino efficace. Tutto ciò dimostra che l’uomo è in grado di fronteggiare le sfide che questa pandemia con prepotenza ci ha lanciato. In questi tempi di dolore e paura, la Chiesa è costantemente vicina alle persone.