Nel 1988 muore, a soli 37 anni Mauro Pagano, immenso artista e genio del teatro. Nato nel 1951 a Canneto sull’oglio in provincia di Mantova originario di San Pietro Infine. Mauro Pagano è uno scenografo e costumista di straordinario talento. Nonostante la giovane età, seppe imporsi all’attenzione del mondo del teatro e della lirica. Allacciò rapporti di collaborazione con Giorgio Strehler, Bernardo Bertolucci e grandi direttori d’orchestra (da Muti ad Abbado, da Von Karajan a Maezel). Le sue ambientazioni sceniche sono caratterizzate dall’uso di elementi architettonici, ricchi di dettagli realistici. L’abilità e l’estro di artista emerge nei suoi bozzetti attraverso la sicurezza del segno grafico, la cura dei particolari ricchi di un rivisitato gusto barocco e un sapiente uso del colore. Si diploma all’Accademia di belle arti di Brera e inizia la carriera in teatro come assistente di Ezio Frigerio.
Mauro Pagano: una vita per il teatro
Mauro Pagano Debutta nel 1975, firmando i costumi per il balletto Variationdi R. Petit. Cura le scene del Don Pasquale di Donizetti, regia di F. Soleri (Teatro Comunale di Modena 1978). Progetta le scene e i costumi per l’indimenticabile Così fan tutte di Mozart per la regia di M. Hampe (Salisburgo 1982, Scala 1983). Con la regia di M. Hampe mette in scena Don Giovanni di Mozart (Salisburgo 1987) e Il ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi, (Salisburgo 1985). Alla Scala nel 1985 cura le scene dell’ Aida di Verdi, per la regia di Ronconi, con il quale firma il suo ultimo spettacolo ( Fetontedi N. Jommelli, 1988). Inoltre nel 1990 l’amministrazione comunale di Canneto sull’Oglio , gli ha intitolato un teatro ed ha allestito una mostra con tutti i bozzetti donati dai genitori dell’artista. A San pietro infine gli è stata dedicata una statua posta al centro del paese, inaugurata nel 2003.
Un genio.