il Museo dell’Abbazia di Montecassino offre ai suoi visitatori testimonianze della storia e dell’arte del monastero. Infatti la maggior parte degli oggetti esposti sono il frutto di un complesso lavoro eseguito nel corso del tempo. Inoltre il Museo rinnova continuamente l’esperienza dei visitatori nel corso. In fine, l’offerta delle opere esposte raccoglie diverse sezioni che coprono un periodo di tempo che va dal 6°sec. a.C. fino ai giorni nostri. Soprattutto sembra di passeggiare nel passato.
Il Museo di Montecassino e le sue sculture
La prima cosa che emoziona del Museo sono le sale dedicate alle sculture. Infatti si tratta di opere che decoravano i vari ambienti del monastero tra il XV e il XVII secolo. Ugualmente sono statue di varia epoca e provenienza. Mentre uno sguardo che ama l’arte cade anche su alcuni tabernacoli. Il primo è un’opera che risale al pieno Rinascimento. Come è palesemente visibile c’è un meraviglioso bassorilievo che raffigura San Pietro. Invece un secondo tabernacolo è in stile fiorentino. Si parla di un’opera datata verso la metà del XV secolo con un Cristo in Pietà.
Sempre nel Museo dell’Abbazia, tra le varie statue, vengono conservati anche un leone medievale in pietra e una statua di San Benedetto. La statua del santo è opera del monaco scultore Fra Celso e un’acquasantiera del XVI secolo. Mentre all’interno della sala delle statue lignee troviamo opere meravigliose come le statue della Madonna con il Bambino e San Sebastiano. Ma ci sono anche San Giovanni Battista e S. Nicola da Mira.
Il Museo e la Regola benedettina
Per chi desidera visitare il Museo, l’Abbazia di Montecassino è facilmente raggiungibile. Infatti si trova a circa un chilometro e mezzo da Cassino. Anche se le vicende storiche l’hanno vista distrutta quattro volte non è possibile ripercorrere la storia senza considerare la Casa Madre dei Benedettini. Infatti San Benedetto è il padre della vita monastica in occidente. Si parla di una monachesimo orientato verso la vita comunitaria secondo la Regola da lui stesso scritta. Allo stesso modo il suo testo sacro che si trova a Montecassino risale alla prima metà del VI secolo. Inoltre la Regola di San Benedetto è una guida di fondamentale importanza per spiegare la sua visione della vita monastica e della vita religiosa. Allo stesso modo la stesura della Regola così come i tanti discepoli permettono alle idee e alle parole di San Benedetto si diffondersi. Ancora oggi esse sopravvivono ai tempi che cambiano.
L’influenza artistica di Raffaello
Per tutto il Cinquecento le opere di pittori italiani hanno ricevuto l’influenza di Raffaello. Si parla di un grande artista la cui pittura entra a far parte del linguaggio artistico del sud Italia attraverso le opere di artisti come Andrea da Salerno, Gianfilippo Criscuolo. Ugualmente queste tecniche vengono assorbite anche da maestri come Geronimo Stabile da Ponza e Marco Mazzaroppi da San Germano, odierna Cassino. Infatti questa importante cittadina in provincia di Frosinone è la culla di Montecassino e del suo monastero benedettino. A livello artistico, per secoli interi di storia dell’arte ci hanno tramandato l’iconografia della Madonna con Bambino.
Ugualmente quest’opera la troviamo nel Museo dell’Abbazia. Come detto ci sono caratteri che riprendono lo stile di Raffaello. Mentre alcuni elementi iconografici sono rappresentati, ad esempio dalla scomparsa del trono su cui la Madonna siede tenendo in braccio il Bambino. Ma anche le figure di santi che si trovano sui lati e che invitano il pellegrino a raccogliersi in preghiera, a contemplare il mistero di Dio. Nella Madonna di Foligno di Raffaello, invece, il trono è sostituito da una nuvola sulla quale la Madonna appare seduta mentre tiene in braccio il Bambino. Allo stesso tempo, dietro di essa, appare un sole mistico.